Castello Grande di Frascarolo
Castello Grande di Frascarolo
Castello Grande di Frascarolo
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24 ผลงาน
มิ.ย. ค.ศ. 2020 • ครอบครัว
Invitati in questa splendida location a pranzo a casa di Danovi, abbiamo scoperto una dimensione storica e di valorizzazione culturale del territorio veramente straordinaria. È raro vedere castelli simili così perfettamente conservati, potrei fare molti esempi di luoghi simili in Italia abbandonati all'incuria dalle istituzioni locali
เขียนเมื่อ 13 ธันวาคม ค.ศ. 2020
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zano59
ทริเอสเต, อิตาลี6,892 ผลงาน
เม.ย. ค.ศ. 2019 • ครอบครัว
Le prime tracce di questo bellissimo castello risalgono al Trecento, ma la struttura attuale è di due secoli dopo. Molto elegante, da notare il fossato ottocentesco adibito a giardino. Di fronte, aperto la mattina del primo sabato del mese, interessante il museo dedicato alla vita rurale del castello.
เขียนเมื่อ 22 เมษายน ค.ศ. 2019
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Patrizia C
19 ผลงาน
เม.ย. ค.ศ. 2019 • เพื่อนๆ
Ieri siamo stati in lomellina abbiamo visitato questo museo e devo dire che è molto interessante. Lo consiglio sopratutto alle scuole per i ragazzi di oggi sarebbe una bella scoperta.
เขียนเมื่อ 15 เมษายน ค.ศ. 2019
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angelino677
Casale Monferrato, อิตาลี6,342 ผลงาน
เม.ย. ค.ศ. 2018 • เพื่อนๆ
Siamo a Frascarolo per una visita guidata ai Castelli della Lomellina, la “piccola Loira” italiana. Merito di Franco Berzero, sindaco di Breme e presidente dell’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino.
A Frascarolo la visita parte dal giardino realizzato all’interno del castello trecentesco delimitato da alti torrioni cilindrici, di proprietà dell’avv. Remo Danovi; si passa poi all’interno della vasta corte agricola che ospita, su due piani, il “Museo del Contadino”, con una bella esposizione di carri agricoli e carrozze, di macchine trebbiatrici e mulini, oltre ad una immensa collezione di oggetti dedicati alla vita quotidiana, ai mestieri e alla terra.
A Frascarolo la visita parte dal giardino realizzato all’interno del castello trecentesco delimitato da alti torrioni cilindrici, di proprietà dell’avv. Remo Danovi; si passa poi all’interno della vasta corte agricola che ospita, su due piani, il “Museo del Contadino”, con una bella esposizione di carri agricoli e carrozze, di macchine trebbiatrici e mulini, oltre ad una immensa collezione di oggetti dedicati alla vita quotidiana, ai mestieri e alla terra.
เขียนเมื่อ 9 เมษายน ค.ศ. 2018
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angelino677
Casale Monferrato, อิตาลี6,342 ผลงาน
มี.ค. ค.ศ. 2017 • คู่รัก
Da Casale sfiorando Valenza eccoci in mezz'ora a Frascarolo, la sua storia inizia nell alto medioevo con l'appartenza al Contado di Lomello, Nel 1441 la signoria di Frascarolo è assegnata ad Antonio Birago di Milano (il feudo comprende anche la vicina Torre Beretti), viene poi venduta negli ultimi decenni del XV secolo ai Varesini, I Varesini, nel 1614 lo vendono ai Bellisomi di Pavia, che sono nominati dal re di Spagna Filippo IV Marchesi di Frascarolo nell'anno 1623. I Bellisomi mantengono poi la signoria fino all'abolizione del feudalesimo (1797).
Nel 1713 Frascarolo passa, con tutta la Lomellina, sotto il dominio dei Savoia,
Per noi è una vera sopresa, un bel vedere, il castello visconteo-sforzesco, ricostruito nel 1512 e restaurato negli anni 1882/1883, durante la proprietà della famiglia Vochieri, a fianco (la troviamo in restauro) la chiesa di S.Maria Maggiore "Castri Veteris"(antica chiesa parrocchiale di Frascarolo, menzionata già nel 1322 in documenti conservati all'Archivio Segreto Vaticano), la parrocchiale è dedicata B.V.M.Assunta e San Vitale martire, edificata nel 1841 e aperta al culto nell'anno 1852, al cui interno sono conservati pregevoli dipinti di Giovanni Valtorta e Luigi Morgari (famiglia torinese di pittori che stiamo studiando da tempo), nonché una Crocifissione su tela del pittore Francesco Sampietro, datata 1852. Si ricorda inoltre il santuario della B.Vergine del Romito che racchiude un affresco di epoca rinascimentale di Scuola del pittore Gaudenzio Ferrari. Nel locale cimitero è ubicata la cappella sepolcrale della Famiglia Vochieri, che racchiude i monumenti scultoreri in marmo dello scultore simbolista casalese L.Bistolfi, che realizzò anche la Lapide dei caduti sulla facciata delle Scuole. Tornando al Castello sul fronte orientato ad ovest si apre l’ingresso principale del sormontato da un’elevazione muraria che si innalza a quota superiore a quella del resto della costruzione; nell’osservare tale ingresso si possono notare ancora le tracce delle sedi delle leve necessarie per il sollevamento del ponte levatoio, ora sostituito da uno in muratura che scavalca il fossato che circonda l’intera costruzione.
Il castello venne dichiarato monumento nazionale agli inizi del ‘900, e per merito dei Vochieri prima e degli attuali proprietari ora, se ne può constatare la perfetta conservazione. I suoi pregi architettonici si possono annoverare nella serie di loggette, senza soluzione di continuità, alternate da balconcini su quali si affacciano le finestre, alcune praticabili, altre affrescate a trompe-l’oeil, rappresentanti serramenti e tende, come era nello stile ottocentesco. Tutto ciò si può ammirare su tre dei quattro lati del castello , mentre il quarto, quello rivolto a nord, è costituito solamente da un alto baluardo che unisce le due torri e costituisce il quarto lato del quadrilatero.
Nel paese secondo cronaca o leggenda, castelli erano o dovevano essere quattro: il castello detto della comunità o Castellone assai vicino all'attuale castello , il castello dei Torta un tempo sorgeva presso l'attuale via dei Torta, rimane una targa visibile dalla strada che reca la data di costruzione di detto castello, il castello degli Ungaresi, sorgeva dietro l'atuale chiesa parrocchiale, si possono ancora ammirare le scuderie sotto casa Burzi e l'attuale gia di propietà Vochieri. Non si trovano più tracce delle costruzioni perchè Facino Cane capitano di ventura di Casale Monferrrato al soldo dei Visconti a causa di lunghe liti con la casata milanese si vendicò di alcuni sopprusi, distruggendo tutti e quattro gli edifici, consolidandola sua fama di 'cattivo'.
Una nota di fronte all'entrata del castello l'annuncio che un locale ospita il Museo Contadino del Paesggio Lomellino del circuito del relativo Ecomuseo del paesaggio
Il centro di documentazione dell’Ecomuseo si trova a Ferrera Erbognone, in Palazzo Strada, via Roma, 10; si trova lungo la strada provinciale 193 bis Pavia-Alessandria, fra i Comuni di Sannazzaro de’ Burgondi e Lomello, Tel. 0382 998026.
Nel 1713 Frascarolo passa, con tutta la Lomellina, sotto il dominio dei Savoia,
Per noi è una vera sopresa, un bel vedere, il castello visconteo-sforzesco, ricostruito nel 1512 e restaurato negli anni 1882/1883, durante la proprietà della famiglia Vochieri, a fianco (la troviamo in restauro) la chiesa di S.Maria Maggiore "Castri Veteris"(antica chiesa parrocchiale di Frascarolo, menzionata già nel 1322 in documenti conservati all'Archivio Segreto Vaticano), la parrocchiale è dedicata B.V.M.Assunta e San Vitale martire, edificata nel 1841 e aperta al culto nell'anno 1852, al cui interno sono conservati pregevoli dipinti di Giovanni Valtorta e Luigi Morgari (famiglia torinese di pittori che stiamo studiando da tempo), nonché una Crocifissione su tela del pittore Francesco Sampietro, datata 1852. Si ricorda inoltre il santuario della B.Vergine del Romito che racchiude un affresco di epoca rinascimentale di Scuola del pittore Gaudenzio Ferrari. Nel locale cimitero è ubicata la cappella sepolcrale della Famiglia Vochieri, che racchiude i monumenti scultoreri in marmo dello scultore simbolista casalese L.Bistolfi, che realizzò anche la Lapide dei caduti sulla facciata delle Scuole. Tornando al Castello sul fronte orientato ad ovest si apre l’ingresso principale del sormontato da un’elevazione muraria che si innalza a quota superiore a quella del resto della costruzione; nell’osservare tale ingresso si possono notare ancora le tracce delle sedi delle leve necessarie per il sollevamento del ponte levatoio, ora sostituito da uno in muratura che scavalca il fossato che circonda l’intera costruzione.
Il castello venne dichiarato monumento nazionale agli inizi del ‘900, e per merito dei Vochieri prima e degli attuali proprietari ora, se ne può constatare la perfetta conservazione. I suoi pregi architettonici si possono annoverare nella serie di loggette, senza soluzione di continuità, alternate da balconcini su quali si affacciano le finestre, alcune praticabili, altre affrescate a trompe-l’oeil, rappresentanti serramenti e tende, come era nello stile ottocentesco. Tutto ciò si può ammirare su tre dei quattro lati del castello , mentre il quarto, quello rivolto a nord, è costituito solamente da un alto baluardo che unisce le due torri e costituisce il quarto lato del quadrilatero.
Nel paese secondo cronaca o leggenda, castelli erano o dovevano essere quattro: il castello detto della comunità o Castellone assai vicino all'attuale castello , il castello dei Torta un tempo sorgeva presso l'attuale via dei Torta, rimane una targa visibile dalla strada che reca la data di costruzione di detto castello, il castello degli Ungaresi, sorgeva dietro l'atuale chiesa parrocchiale, si possono ancora ammirare le scuderie sotto casa Burzi e l'attuale gia di propietà Vochieri. Non si trovano più tracce delle costruzioni perchè Facino Cane capitano di ventura di Casale Monferrrato al soldo dei Visconti a causa di lunghe liti con la casata milanese si vendicò di alcuni sopprusi, distruggendo tutti e quattro gli edifici, consolidandola sua fama di 'cattivo'.
Una nota di fronte all'entrata del castello l'annuncio che un locale ospita il Museo Contadino del Paesggio Lomellino del circuito del relativo Ecomuseo del paesaggio
Il centro di documentazione dell’Ecomuseo si trova a Ferrera Erbognone, in Palazzo Strada, via Roma, 10; si trova lungo la strada provinciale 193 bis Pavia-Alessandria, fra i Comuni di Sannazzaro de’ Burgondi e Lomello, Tel. 0382 998026.
เขียนเมื่อ 22 มีนาคม ค.ศ. 2017
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