Museo Beniamino Gigli
Museo Beniamino Gigli
4.5
10:00 น. - 13:00 น., 15:00 น. - 18:00 น.
วันอังคาร
10:00 น. - 13:00 น.
15:00 น. - 18:00 น.
วันพุธ
10:00 น. - 13:00 น.
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วันพฤหัสบดี
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วันศุกร์
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วันเสาร์
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วันอาทิตย์
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0
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0
Roberta F.
โรม, อิตาลี73 ผลงาน
พ.ย. ค.ศ. 2021 • ครอบครัว
Museo interessante che espone ricordi, foto e stupendi abiti di scena di questo grande tenore. Consiglio la visione del video introduttivo. Realizzato molto bene.
เขียนเมื่อ 14 พฤศจิกายน ค.ศ. 2021
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giorgiozama
มิลาน, อิตาลี121 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2020
un museo poco visitato, ricco di cimeli e storia , sia del cantante che d'Italia. Da non perdere se si va a Urbino
เขียนเมื่อ 17 กันยายน ค.ศ. 2020
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Tommaso612
โรม, อิตาลี499 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2020
Oltre a Giacomo Leopardi, Recanati diede i natali a un altro personaggio illustre: il tenore Beniamino Gigli, che nacque nel 1890 in una famiglia povera e numerosa (il padre esercitava la professione di calzolaio, oltre a quella di campanaro del Duomo).
Dopo il giovanile esordio da contralto nel Teatro di Macerata, all’età di ventidue anni Beniamino partì per la Guerra di Libia. Poi frequentò il Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma. Il suo esordio da tenore avvenne nel 1914, presso il Teatro Sociale di Rovigo, ove interpretò il personaggio del principe Enzo Grimaldo ne “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli. Da qui in poi la sua carriera non conobbe soste; si esibì nei principali teatri del mondo: Milano, Napoli, Madrid, Buenos Aires, New York, nei ruoli tenorili di famose opere liriche, in particolar modo quelle di Verdi e Puccini (La traviata, Aida, Rigoletto, Tosca e Bohème).
La sua voce potente e dolce nello stesso tempo, unita a una tecnica di canto sopraffina, talvolta caratterizzata dal sapiente uso del “falsetto”, lo rese talmente celebre che spesso lo si paragonava al grande Enrico Caruso, anche se l’accostamento non gli andò mai a genio. Cantò anche semplici romanze e canzoni (come la popolarissima “Mamma” di Andrea Bixio e Bixio Cherubini) che lo resero famoso anche presso il pubblico meno esigente. Con l’avvento del sonoro intraprese anche la strada del cinema, ove però non raccolse grande successo.
Dopo la pausa della II Guerra Mondiale riprese l’attività di tenore, ma sia a causa dell’età avanzata sia per il suo stato di salute (soffriva di diabete) dovette concedersi delle pause sempre più lunghe. Divenne assai ricco, tanto da potersi costruire una grande e bella villa in stile eclettico in località Montarice, vicino Loreto, in provincia di Ancona. Morì a 67 anni, nella sua abitazione di romana di Via Serchio, nel quartiere Parioli, e fu sepolto nel cimitero di famiglia a Recanati. Dalla moglie Costanza Cerroni, sposata nel 1915, ebbe due figli; una dei quali (Rina, che debuttò col padre nel 1943 recitando “La traviata” al Teatro Regio di Parma) divenne in seguito un’eccellente soprano. Altri figli nacquero da una relazione extraconiugale.
Il Museo Beniamino Gigli di Recanati nacque proprio grazie alla figlia Rina e ad altri eredi, che misero a disposizione della struttura un gran numero di oggetti appartenuti al tenore, raccolti in oltre 50 anni di attività (soprattutto costumi di scena, documenti, lettere, ecc.). Tutto questo materiale è stato esposto nella grande Sala dei Trenta del Teatro Persiani, sede del museo, corredandolo di didascalie, spiegazioni e commenti. In un angolo del museo è stato riprodotto fedelmente un camerino dell’artista, con gli arredi dell’epoca e i trucchi originali che usava per comparire in scena. Il teatro (dedicato al musicista recanatese Giuseppe Persiani) fu costruito nella prima metà dell’Ottocento su iniziativa del conte Monaldo Leopardi, padre del grande Giacomo.
Non posso dilungarmi su una descrizione dettagliata del contenuto delle varie teche, ma credo che, attraverso la proiezione di un video esplicativo di circa 20 minuti, l’attenta visione del materiale esposto e l’assistenza di una guida, sia possibile avere un’idea della lunga e gloriosa carriera dell’artista, nonché dei suoi rapporti con tanti altri personaggi celebri del suo tempo.
Prima di programmare una visita vi consiglio di attingere informazioni aggiornate sui siti internet dedicati, soprattutto per evitare il rischio di trovare chiuso il museo.
Dopo il giovanile esordio da contralto nel Teatro di Macerata, all’età di ventidue anni Beniamino partì per la Guerra di Libia. Poi frequentò il Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma. Il suo esordio da tenore avvenne nel 1914, presso il Teatro Sociale di Rovigo, ove interpretò il personaggio del principe Enzo Grimaldo ne “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli. Da qui in poi la sua carriera non conobbe soste; si esibì nei principali teatri del mondo: Milano, Napoli, Madrid, Buenos Aires, New York, nei ruoli tenorili di famose opere liriche, in particolar modo quelle di Verdi e Puccini (La traviata, Aida, Rigoletto, Tosca e Bohème).
La sua voce potente e dolce nello stesso tempo, unita a una tecnica di canto sopraffina, talvolta caratterizzata dal sapiente uso del “falsetto”, lo rese talmente celebre che spesso lo si paragonava al grande Enrico Caruso, anche se l’accostamento non gli andò mai a genio. Cantò anche semplici romanze e canzoni (come la popolarissima “Mamma” di Andrea Bixio e Bixio Cherubini) che lo resero famoso anche presso il pubblico meno esigente. Con l’avvento del sonoro intraprese anche la strada del cinema, ove però non raccolse grande successo.
Dopo la pausa della II Guerra Mondiale riprese l’attività di tenore, ma sia a causa dell’età avanzata sia per il suo stato di salute (soffriva di diabete) dovette concedersi delle pause sempre più lunghe. Divenne assai ricco, tanto da potersi costruire una grande e bella villa in stile eclettico in località Montarice, vicino Loreto, in provincia di Ancona. Morì a 67 anni, nella sua abitazione di romana di Via Serchio, nel quartiere Parioli, e fu sepolto nel cimitero di famiglia a Recanati. Dalla moglie Costanza Cerroni, sposata nel 1915, ebbe due figli; una dei quali (Rina, che debuttò col padre nel 1943 recitando “La traviata” al Teatro Regio di Parma) divenne in seguito un’eccellente soprano. Altri figli nacquero da una relazione extraconiugale.
Il Museo Beniamino Gigli di Recanati nacque proprio grazie alla figlia Rina e ad altri eredi, che misero a disposizione della struttura un gran numero di oggetti appartenuti al tenore, raccolti in oltre 50 anni di attività (soprattutto costumi di scena, documenti, lettere, ecc.). Tutto questo materiale è stato esposto nella grande Sala dei Trenta del Teatro Persiani, sede del museo, corredandolo di didascalie, spiegazioni e commenti. In un angolo del museo è stato riprodotto fedelmente un camerino dell’artista, con gli arredi dell’epoca e i trucchi originali che usava per comparire in scena. Il teatro (dedicato al musicista recanatese Giuseppe Persiani) fu costruito nella prima metà dell’Ottocento su iniziativa del conte Monaldo Leopardi, padre del grande Giacomo.
Non posso dilungarmi su una descrizione dettagliata del contenuto delle varie teche, ma credo che, attraverso la proiezione di un video esplicativo di circa 20 minuti, l’attenta visione del materiale esposto e l’assistenza di una guida, sia possibile avere un’idea della lunga e gloriosa carriera dell’artista, nonché dei suoi rapporti con tanti altri personaggi celebri del suo tempo.
Prima di programmare una visita vi consiglio di attingere informazioni aggiornate sui siti internet dedicati, soprattutto per evitare il rischio di trovare chiuso il museo.
เขียนเมื่อ 14 กันยายน ค.ศ. 2020
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Daniele S
San Miniato, อิตาลี66 ผลงาน
ก.ค. ค.ศ. 2020
Io e la mia famiglia in visita a Recanati su consiglio di un'amica abbiamo visitato questo museo, conoscevamo solo marginalmente la figura di Beniamino Gigli; museo che dispone di tantissimi abiti di scena del tenore, bello anche il video introduttivo che dura circa 15 minuti in cui viene spiegata la storia del cantante; gentilissimo il ragazzo del museo che ci ha seguito nel percorso raccontandoci tanti aneddoti. Museo forse non molto conosciuto ma sicuramente da vedere se siete a Recanati. Entrando nel museo è possibile fare anche un biglietto cumulativo per la visita di Villa Colloredo Mels e della torre dell'orologio.
เขียนเมื่อ 5 สิงหาคม ค.ศ. 2020
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Barbara A
Brugherio, อิตาลี290 ผลงาน
ก.ค. ค.ศ. 2020
Molto carino, interessante e personale gentilissimo. Il video di presentazione all'inizio del giro è fatto benissimo.
เขียนเมื่อ 18 กรกฎาคม ค.ศ. 2020
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Massimo P
Moglia, อิตาลี2,885 ผลงาน
ธ.ค. ค.ศ. 2019
sin dalla entrata con consigliata visione dell non lungo filmato di presentazione ci si trova immersi in una realta non da molti conosciuta ma che fra ricordi e testimonianze va vista per meglio capire un determinato ambiente e la storia del cantante famoso visita consigliata anche a chi non sa...
เขียนเมื่อ 28 มกราคม ค.ศ. 2020
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Rosa P
Padua, อิตาลี39 ผลงาน
พ.ย. ค.ศ. 2019
Appassionata, anche se non grande esperta, di musica lirica ho potuto visitare questo grazioso museo a Recanati.
Ebbene si, Recanati non ha solo Leopardi!!! Consiglio di visitarlo, ci sono cimeli esposti che raccontano una vita dedicata non solo alla lirica, ma anche agli altri e alla propria città mai dimenticata.
Vale la pena per conoscere un uomo davvero grande
Ebbene si, Recanati non ha solo Leopardi!!! Consiglio di visitarlo, ci sono cimeli esposti che raccontano una vita dedicata non solo alla lirica, ma anche agli altri e alla propria città mai dimenticata.
Vale la pena per conoscere un uomo davvero grande
เขียนเมื่อ 10 พฤศจิกายน ค.ศ. 2019
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fabrylamas
Province of Cuneo, อิตาลี2,155 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2019 • คู่รัก
In questo museo sono conservati costumi di scena, spartiti musicali, articoli di giornale, recensioni e premi di uno dei più grandi tenori della storia della lirica mondiale.
Nella sala principale è stato allestito un spazio dove i visitatori possono ascoltare il racconto della vita di questo straordinario cantante lirico.
Ingresso con il biglietto unico Recanati Musei al costo di 10€.
Nella sala principale è stato allestito un spazio dove i visitatori possono ascoltare il racconto della vita di questo straordinario cantante lirico.
Ingresso con il biglietto unico Recanati Musei al costo di 10€.
เขียนเมื่อ 21 ตุลาคม ค.ศ. 2019
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Pierangelo
Ceriano Laghetto, อิตาลี271 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2019 • เพื่อนๆ
Veramente commosso nel vedere il museo dedicato a Beniamino Gigli. Tanti ricordi. Magari un persona dimenticata. In quel museo ho ricordato parecchie canzoni famose!!!
เขียนเมื่อ 18 สิงหาคม ค.ศ. 2019
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Gregor M
เบอร์ลิน, เยอรมนี267 ผลงาน
พ.ค. ค.ศ. 2019 • เดินทางคนเดียว
Ein nettes kleines Museum zu Ehren des zweitbekanntesten Sohnes der Stadt. Eintritt nur 5 € und zu sehen gibt es viele Kostüme des Sängers sowie Fotografien und andere Kleinigkeiten. Auch für nicht italienisch sprechende Besucher sehenswert.
เขียนเมื่อ 8 พฤษภาคม ค.ศ. 2019
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Cosmopolitan163817
2 ผลงาน
I have a collection of Gigli vinyl records as well as documents and photos which I would like to donate to the museum. Recently I wrote to the museum to the two listed directors but as yet have not heard back.
Could you please let me know if you are interested and an address to post the tea chests to in Italy?
Yours faithfully
Christine
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ปรับปรุงข้อมูลสถานที่ให้บริการนี้Museo Beniamino Gigli (Recanati, อิตาลี) - รีวิว - Tripadvisor
คำถามที่พบบ่อยเกี่ยวกับ Museo Beniamino Gigli
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- (0.04 กม.) Hotel La Ginestra
- (0.19 กม.) Gallery Hotel Recanati
- (0.09 กม.) CalaLaNotte
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- (0.02 กม.) Miro' Bar Pizzeria
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