Cattedrale San Leopardo
Cattedrale San Leopardo
4.5
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ธรรมดา
10
แย่
1
แย่มาก
1
Davor A
Torino di Sangro, อิตาลี1,507 ผลงาน
เม.ย. ค.ศ. 2023 • เดินทางคนเดียว
Ci si arriva dopo una faticosa salita, ma sia la passeggiata che la visita gratificano dello sforzo, la chiesa è carina anche se non eccezione, ci sono alcuni particolari da ammirare, sia all'esterno che all'interno
เขียนเมื่อ 18 สิงหาคม ค.ศ. 2023
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Luca S
Province of Vicenza, อิตาลี219 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2023
magnifica, una splendida sorpresa in una città che dovrebbe godere di maggior considerazione turistica, essendo assai bella e piena di ottimi spunti storico-architettonici, oltre a panorami mozzafiato; la cattedrale è stupenda, lascio alcune foto per farvi una idea; non scordate una visita al battistero, resterete senza parole!
เขียนเมื่อ 16 สิงหาคม ค.ศ. 2023
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miri9297
Province of Ascoli Piceno, อิตาลี2,812 ผลงาน
มิ.ย. ค.ศ. 2023 • เพื่อนๆ
Hanno colpito molto la mia attenzione il dettaglio del drappeggio scolpito in marmo nella cripta, dove sono esposte le salme di San Leopardo e l'esposizione della riproduzione della Cattedrale 2022 per la "Festa del Covo" di Campocavallo, frazione del Comune marchigiano di Osimo, provincia di Ancona, miniatura realizzata con spighe di grano. Tradizione molto particolare e realizzazione davvero minuziosa! L'interno della Cattedrale purtroppo non presenta l'opzione dell'illuminazione a tempo con un'offerta nel piano superiore, bensì tale metodologia è presente nella cripta.
เขียนเมื่อ 26 มิถุนายน ค.ศ. 2023
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Sandro & Cristina
Rovereto, อิตาลี2,897 ผลงาน
มี.ค. ค.ศ. 2022
La Cattedrale di Osimo è sicuramente molto bella e caratteristica, specialmente all'esterno. Se si è da quelle parti una visita è assolutamente d'obbligo.
เขียนเมื่อ 16 กุมภาพันธ์ ค.ศ. 2023
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Mario C.
ริมินี, อิตาลี55 ผลงาน
ก.พ. ค.ศ. 2023 • คู่รัก
Assolutamente da visitare_ una delle bellezze del centro storico di Osimo _ 👌🏻🔝il duomo la cattedrale in pietra bianca del XII secolo ove all’interno troverete le spoglie di san Leopardo_
เขียนเมื่อ 7 กุมภาพันธ์ ค.ศ. 2023
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Secondo M
San Benedetto Del Tronto, อิตาลี4,826 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2022 • เพื่อนๆ
La Cattedrale di San Leopardo è uno degli esempi più belli di architettura in stile romanico-gotico da ammirare. Stupendo è anche l'annesso Battistero di San Giovanni recentemente restaurato. Vi consiglio una visita guidata per scoprire tutti i segreti celati al suo interno.
เขียนเมื่อ 25 กันยายน ค.ศ. 2022
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Tommaso612
โรม, อิตาลี517 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2021
Secondo la tradizione San Leopardo, vissuto nel V secolo, fu il primo vescovo di Auximum (l’odierna Osimo); per sua volontà sarebbe stata edificata nell’antico borgo, sulle rovine di un tempio pagano dedicato alle divinità della salute, una chiesa dedicata a Santa Tecla Protomartire. Diversi secoli dopo, l’edificio sarebbe stata ricostruito e intitolata a San Leopardo. Le prime notizie storicamente accertate riguardo al sito si hanno nel XIII secolo, quando la chiesa fu ampliata in forme gotico – romaniche. Ancora modificato nei secoli seguenti, soprattutto nell’Ottocento, l’edificio fu dichiarato monumento nazionale nel 1940.
Sebbene sembri più antica la facciata risale al XVI secolo, quando, evidentemente, si intese farle recuperare almeno in parte l’aspetto che aveva tre secoli prima. Le tre arcate a tutto sesto del portico, sorrette da due colonne con capitello a motivi vegetali, inquadrano altrettanti ingressi ad arco acuto: quello di sinistra è completamente murato; quello mediano conserva quasi intatta l’antica decorazione a fiorami, alternati a figurette di angeli e santi, con al vertice l’Agnus Dei; quello di destra è invece incorniciato da due lunghi serpenti le cui rosse fauci addentano un pomo (chiara allusione all’episodio biblico del peccato originale). Nelle pareti laterali del portico ci sono due interessanti bassorilievi medioevali in ottimo stato di conservazione.
Nella facciata vera e propria campeggia il bel rosone circolare attorniato da figurette umane e zoomorfe, al di sopra del quale c’è una graziosa edicola a colonnine (che un tempo ospitava forse un affresco); ancor più sopra un’armoniosa serie di archetti e colonnine delimita il tetto a cuspide. Il massiccio campanile a sezione quadrata sorge sulla destra; la cella campanaria è arieggiata da due semplici arcate per lato.
L’interno è a croce latina, con tre navate. In quelle laterali si aprono cinque cappelle (tre a destra e due a sinistra) di costruzione ottocentesca. All’altare maggiore si accede attraverso un’ampia scalinata che salendo si ramifica in due laterali più piccole. Sul presbiterio spicca il magnifico pavimento cosmatesco originale del Trecento; l’altare maggiore in bei marmi policromi è invece un’opera recente. Nella navata laterale sinistra c’è la Cappella della Sacra Spina, abbellita da una pregevole tela di Guido Reni (fine XVI secolo) raffigurante l’Ecce Homo.
Nella cripta medioevale, alla quale si accede da una scalinata laterale, è custodito un grande sarcofago romano risalente al IV secolo, finemente lavorato a bassorilievo con scene di caccia al cinghiale alle quali furono aggiunti, in epoca più tarda, altri bassorilievi raffiguranti episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. All’interno del sepolcro si troverebbero, secondo la tradizione, le spoglie di alcuni santi martirizzati nelle vicinanze di Osimo. Da vedere anche il sepolcro di San Leopardo, traslato qui agli inizi del Cinquecento, e il monumento funebre al vescovo Pompeo Compagnoni, sontuosa opera settecentesca dell’architetto marchigiano Andrea Vici. Nella sacrestia sono custoditi una serie di arredi liturgici, conservati in massicci mobili di legno lavorato.
Uscendo dalla chiesa, sulla sinistra, sorge un battistero d’epoca basso medioevale. La facciata, assai sobria, ospita due semplici ingressi rettangolari ai quali si accede da una scalinata. L’interno si segnala per il bel soffitto a scomparti geometrici, divisi da spesse bordature in legno dorato; gli spazi tra le cornici sono occupati da affreschi seicenteschi raffiguranti episodi biblici. Date un’occhiata al pregevole fonte battesimale in bronzo del Seicento, sostenuto da quattro tori e decorato con figure allegoriche (sulle quali spicca in alto la statua del Redentore). Bello anche l’altare in legno pitturato, sovrastato da una edicola a timpano triangolare racchiusa tra due coppie di colonnine affiancate. Il dipinto centrale raffigura il Battesimo di Gesù.
Sebbene sembri più antica la facciata risale al XVI secolo, quando, evidentemente, si intese farle recuperare almeno in parte l’aspetto che aveva tre secoli prima. Le tre arcate a tutto sesto del portico, sorrette da due colonne con capitello a motivi vegetali, inquadrano altrettanti ingressi ad arco acuto: quello di sinistra è completamente murato; quello mediano conserva quasi intatta l’antica decorazione a fiorami, alternati a figurette di angeli e santi, con al vertice l’Agnus Dei; quello di destra è invece incorniciato da due lunghi serpenti le cui rosse fauci addentano un pomo (chiara allusione all’episodio biblico del peccato originale). Nelle pareti laterali del portico ci sono due interessanti bassorilievi medioevali in ottimo stato di conservazione.
Nella facciata vera e propria campeggia il bel rosone circolare attorniato da figurette umane e zoomorfe, al di sopra del quale c’è una graziosa edicola a colonnine (che un tempo ospitava forse un affresco); ancor più sopra un’armoniosa serie di archetti e colonnine delimita il tetto a cuspide. Il massiccio campanile a sezione quadrata sorge sulla destra; la cella campanaria è arieggiata da due semplici arcate per lato.
L’interno è a croce latina, con tre navate. In quelle laterali si aprono cinque cappelle (tre a destra e due a sinistra) di costruzione ottocentesca. All’altare maggiore si accede attraverso un’ampia scalinata che salendo si ramifica in due laterali più piccole. Sul presbiterio spicca il magnifico pavimento cosmatesco originale del Trecento; l’altare maggiore in bei marmi policromi è invece un’opera recente. Nella navata laterale sinistra c’è la Cappella della Sacra Spina, abbellita da una pregevole tela di Guido Reni (fine XVI secolo) raffigurante l’Ecce Homo.
Nella cripta medioevale, alla quale si accede da una scalinata laterale, è custodito un grande sarcofago romano risalente al IV secolo, finemente lavorato a bassorilievo con scene di caccia al cinghiale alle quali furono aggiunti, in epoca più tarda, altri bassorilievi raffiguranti episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento. All’interno del sepolcro si troverebbero, secondo la tradizione, le spoglie di alcuni santi martirizzati nelle vicinanze di Osimo. Da vedere anche il sepolcro di San Leopardo, traslato qui agli inizi del Cinquecento, e il monumento funebre al vescovo Pompeo Compagnoni, sontuosa opera settecentesca dell’architetto marchigiano Andrea Vici. Nella sacrestia sono custoditi una serie di arredi liturgici, conservati in massicci mobili di legno lavorato.
Uscendo dalla chiesa, sulla sinistra, sorge un battistero d’epoca basso medioevale. La facciata, assai sobria, ospita due semplici ingressi rettangolari ai quali si accede da una scalinata. L’interno si segnala per il bel soffitto a scomparti geometrici, divisi da spesse bordature in legno dorato; gli spazi tra le cornici sono occupati da affreschi seicenteschi raffiguranti episodi biblici. Date un’occhiata al pregevole fonte battesimale in bronzo del Seicento, sostenuto da quattro tori e decorato con figure allegoriche (sulle quali spicca in alto la statua del Redentore). Bello anche l’altare in legno pitturato, sovrastato da una edicola a timpano triangolare racchiusa tra due coppie di colonnine affiancate. Il dipinto centrale raffigura il Battesimo di Gesù.
เขียนเมื่อ 16 พฤศจิกายน ค.ศ. 2021
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mo_ma
อิตาลี7,716 ผลงาน
ต.ค. ค.ศ. 2021 • คู่รัก
Di età romana, all'interno a croce egizia a tre navate. Bellissima all'esterno.
Dentro invece mi è sembrata recente, i dipinti sembravano quasi finti. Anche la cripta non mi è piaciuta, sembra troppo nuova.
Dentro invece mi è sembrata recente, i dipinti sembravano quasi finti. Anche la cripta non mi è piaciuta, sembra troppo nuova.
เขียนเมื่อ 30 ตุลาคม ค.ศ. 2021
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Monica B
มิลาน, อิตาลี8,402 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2021
La cattedrale, del XII secolo, è dedicata a san Leopardo primo vescovo della città e le sue spoglie sono conservate nella cripta insieme a quelle di altri vescovi. La Cappella del Santo Sacrificio ospita un crocefisso che, nel 1796, avrebbe aperto occhi e bocca. Vicino alla cattedrale si trova il battistero. La cattedrale si trova in fondo a corso Mazzini.
เขียนเมื่อ 3 ตุลาคม ค.ศ. 2021
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fabrylamas
Province of Cuneo, อิตาลี2,179 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2021 • คู่รัก
Dopo una breve ma ripida salita si arriva in uno dei punti più alti della città dove sorge il Duomo di San Leopardo.
La parte visibile dalla piazza non è la facciata principale e se volete visitare il Duomo dovete entrare nel cortile.
All'interno del duomo è custodito un crocifisso ligneo che colpisce per alcuni particolari: i chiodi sono quattro anziché i soliti tre ma l'aspetto più interessante è rappresentato dal gonnellino che copre il Cristo.
Su questa opera sono diverse le teorie e la storia racconta anche di un miracolo avvenuto il 2 Luglio 1796 quando alla presenza di numerose persone il Cristo avrebbe aperto gli occhi e mosso le labbra.
Non perdetevi una visita alla cripta, visitabile scendendo le scale accanto all'altare. Vi sono conservate le spoglie di San Leopardo e dei primi martiri di Osimo.
La parte visibile dalla piazza non è la facciata principale e se volete visitare il Duomo dovete entrare nel cortile.
All'interno del duomo è custodito un crocifisso ligneo che colpisce per alcuni particolari: i chiodi sono quattro anziché i soliti tre ma l'aspetto più interessante è rappresentato dal gonnellino che copre il Cristo.
Su questa opera sono diverse le teorie e la storia racconta anche di un miracolo avvenuto il 2 Luglio 1796 quando alla presenza di numerose persone il Cristo avrebbe aperto gli occhi e mosso le labbra.
Non perdetevi una visita alla cripta, visitabile scendendo le scale accanto all'altare. Vi sono conservate le spoglie di San Leopardo e dei primi martiri di Osimo.
เขียนเมื่อ 7 กันยายน ค.ศ. 2021
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