Santuario Santa Maria Delle Grazie Di Forno
Santuario Santa Maria Delle Grazie Di Forno
Santuario Santa Maria Delle Grazie Di Forno
4.5
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Ombretta L
3 ผลงาน
พ.ย. ค.ศ. 2021
Santuario fra i capi di grano, stupenda architettura. Un luogo che dona raccoglimento e pace. Si dovrebbe investire di più per l'adeguato mantenimento. Se dovessi indicare il mio luogo del cuore, direi: Santuario di Fornò.
เขียนเมื่อ 27 ธันวาคม ค.ศ. 2021
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Giuliano G
ฟอร์ลิ, อิตาลี377 ผลงาน
มิ.ย. ค.ศ. 2019 • เดินทางคนเดียว
Capitando in zona , sono entrato in questa chiesa molto bella e antica , dove regna la bellezza delle cose semplici , dove si cammina in punta di piedi per paura di fare rumore , dove gli odori sono intensi del luogo sacro .
La particolarità di questa chiesa è ; l’altare e le panchine per i fedeli nella parte centrale , e tutt’attorno il camminatoio , circolare , molto bello .
Capitate in zona fermatevi in questo luogo , nè rimarrete colpiti , e ferrmatevi a pregare che nn fà mai male ..
La particolarità di questa chiesa è ; l’altare e le panchine per i fedeli nella parte centrale , e tutt’attorno il camminatoio , circolare , molto bello .
Capitate in zona fermatevi in questo luogo , nè rimarrete colpiti , e ferrmatevi a pregare che nn fà mai male ..
เขียนเมื่อ 5 มิถุนายน ค.ศ. 2019
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Benzam
445 ผลงาน
มิ.ย. ค.ศ. 2018 • ครอบครัว
Arrivando al Santuario di Fornò scorgiamo in alto la copia della statua della madonna col bambino (l’originale si trova nel vescovado di Forlì).
Entriamo nella chiesa tonda attraverso la porta sud; l’arco rivela all’interno una ricca cornice marmorea, di forme gotiche ma di gusto decorativo rinascimentale. La luce naturale del pomeriggio di novembre filtra tenue dalle lunghe finestre che in un’epoca incerta sostituirono gli oculi circolari, le cui tracce restano impresse a distanza regolare nella muratura esterna.
E' di certo un organismo dalla forma singolare: sorprendente è il vano anulare che cinge il sacello interno, dove la parete è aperta da vari archi neoclassici. Altri segni di archi gotici più antichi emergono a tratti fra l’intonaco e lasciano supporre una diversa articolazione del progetto originario. Il sacello più interno potrebbe essere la prima chiesetta costruita nel 1450 dal mitico fondatore Pietro Bianco da Durazzo e solo in un secondo tempo ampliata.
Le supposizioni si rincorrono anche relativamente alla copertura originaria, che i cronisti del quindicesimo secolo definiscono “a volta” senza dire se si trattava di una cupola o di una vela, di una volta anulare o di archi rampanti. Fu demolita pochi anni dopo la costruzione e rimpiazzata da capriate già sul finire del quindicesimo secolo. L’alto soffitto a capriate è decorato nella parte alta da un’altra striscia di affreschi. Queste decorazioni realizzate nei primi anni del Cinquecento, sono ridotte in gran parte a lacerti, ma risultano ancora leggibili.
Degno di nota è il sepolcro di Pietro Bianco con la scultura dell’eremita disteso, attribuito ad un artista di area veneta, ed il bassorilievo della Trinità, assegnato ad Agostino di Duccio dopo che in passato era stato riferito ad Antonio Rossellino.
Proseguiamo la visita entrando nella parte più interna del Santuario, dove sull’altare è esposta una copia della Madonna Theotokos, icona di Maria che reca in grembo il figlio, venerata da Pietro Bianco. L’originale, attribuito ad un pittore veronese di metà Quattrocento, fu trafugato nel 1986 e non è stato ancora ritrovato. Questo luogo esercita un’attrazione magnetica e non basta un’ora e mezzo per scioglierne i nodi: vorremmo rimanere al suo interno ancora a lungo e percorrere all'infinito il deambulatorio anulare.
Entriamo nella chiesa tonda attraverso la porta sud; l’arco rivela all’interno una ricca cornice marmorea, di forme gotiche ma di gusto decorativo rinascimentale. La luce naturale del pomeriggio di novembre filtra tenue dalle lunghe finestre che in un’epoca incerta sostituirono gli oculi circolari, le cui tracce restano impresse a distanza regolare nella muratura esterna.
E' di certo un organismo dalla forma singolare: sorprendente è il vano anulare che cinge il sacello interno, dove la parete è aperta da vari archi neoclassici. Altri segni di archi gotici più antichi emergono a tratti fra l’intonaco e lasciano supporre una diversa articolazione del progetto originario. Il sacello più interno potrebbe essere la prima chiesetta costruita nel 1450 dal mitico fondatore Pietro Bianco da Durazzo e solo in un secondo tempo ampliata.
Le supposizioni si rincorrono anche relativamente alla copertura originaria, che i cronisti del quindicesimo secolo definiscono “a volta” senza dire se si trattava di una cupola o di una vela, di una volta anulare o di archi rampanti. Fu demolita pochi anni dopo la costruzione e rimpiazzata da capriate già sul finire del quindicesimo secolo. L’alto soffitto a capriate è decorato nella parte alta da un’altra striscia di affreschi. Queste decorazioni realizzate nei primi anni del Cinquecento, sono ridotte in gran parte a lacerti, ma risultano ancora leggibili.
Degno di nota è il sepolcro di Pietro Bianco con la scultura dell’eremita disteso, attribuito ad un artista di area veneta, ed il bassorilievo della Trinità, assegnato ad Agostino di Duccio dopo che in passato era stato riferito ad Antonio Rossellino.
Proseguiamo la visita entrando nella parte più interna del Santuario, dove sull’altare è esposta una copia della Madonna Theotokos, icona di Maria che reca in grembo il figlio, venerata da Pietro Bianco. L’originale, attribuito ad un pittore veronese di metà Quattrocento, fu trafugato nel 1986 e non è stato ancora ritrovato. Questo luogo esercita un’attrazione magnetica e non basta un’ora e mezzo per scioglierne i nodi: vorremmo rimanere al suo interno ancora a lungo e percorrere all'infinito il deambulatorio anulare.
เขียนเมื่อ 8 เมษายน ค.ศ. 2019
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smauny
ฟอร์ลิ, อิตาลี15 ผลงาน
พ.ค. ค.ศ. 2018 • ครอบครัว
il Santuario si trova in una splendida zona rurale. E' un santuario ricco di storia e molto interessante da visitare. E' possibile accedervi in macchina e parcheggiare nelle immediate vicinanze. visita altamente consigliata anche ai bambini
เขียนเมื่อ 16 มกราคม ค.ศ. 2019
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Tristano T
ฟอร์ลิ, อิตาลี36 ผลงาน
เม.ย. ค.ศ. 2018 • ครอบครัว
Santuario a forma ottagonale di notevole pregio. Situato nella campagna della zona artigianale di Forlì. Meta di visitatori e celebrazioni di matrimoni. Ben tenuta, ma aperta solo nelle ore di funzioni religiose per timore di vandalismi. Telefonando al parroco si può organizzare appuntamento
เขียนเมื่อ 9 ตุลาคม ค.ศ. 2018
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Jessycris
ฟอร์ลิ, อิตาลี11 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2018 • ครอบครัว
Da visitare! È unico e meraviglioso. .ci sono stata con i bambini e a loro è piaciuto molto. ..lo consiglio!
เขียนเมื่อ 27 สิงหาคม ค.ศ. 2018
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PretolaniFabio
ราเวนนา, อิตาลี941 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2018 • คู่รัก
Il santuario di forno e una stupenda struttura storica. Bellissima sia all’esterno che all’interno. Avevano pensato a questa come luogo per il nostro matrimonio con mia moglie essendo un luogo fantastico. Se passate da Forlì per la cervese che porta al mare un passaggio merita di essere fatto.
เขียนเมื่อ 12 สิงหาคม ค.ศ. 2018
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spierpa2017
ฟอร์ลิ, อิตาลี197 ผลงาน
ก.ค. ค.ศ. 2018 • ครอบครัว
Non potete immaginare la grandiosità di questo luogo.noi ci siamo arrivati in bici durante una uscita in mtb.impossibile non fermarsi ad ammirarla nella sua immensità e maestosità
เขียนเมื่อ 9 กรกฎาคม ค.ศ. 2018
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Roberto G
ฟอร์ลิ, อิตาลี108 ผลงาน
ก.ย. ค.ศ. 2017
Sono tornato dopo tanti anni al Santuario e l'ho trovato completamente ristrutturato e di grande impatto emotivo. Chi ci ha lavorato ha fatto un gran bel lavoro e recuperato una struttura che a mio parere non ha la giusta considerazione e "pubblicità". Già percorrere il lungo viale con cui si raggiunge il santuario anticipa quanto troverai. Un'oasi di pace e silenzi a pochi km dalla città e nelle immediate vicinanze di una grande zona industriale che però non vedi e che se non sei del posto ignori. Vale una visita di un paio d'ore e tante fotografie.
เขียนเมื่อ 23 มกราคม ค.ศ. 2018
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Achille F
ราเวนนา, อิตาลี8,674 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2017 • เดินทางคนเดียว
In viaggio nelle campagne ravennati e poi forlivesi destinazione Forlimpopoli, ho notato il segnale “Santuario”, ed avendo un poco di tempo ho imboccato questa viuzza che porta diritta al Santuario Santa Maria Delle Grazie di Fornò.
Si tratta di un posto isolato in mezzo alla campagna gestito dalla Comunità di Fornò alla quale rivolgersi per la visita.
La costruzione è del 1400 voluta da Pietro Bianco da Durazzo che a seguito di un miracolo divenne eremita.
Il Santuario è a pianta circolare, ho apprezzato subito la facciata dove si erge la statua gotica della Madonna, l’atrio dell’ingresso principale che è a capriate decorate con affreschi, oltre alla intelaiatura del tetto.
L’interno è molto bello, da segnalare la presenza di un fregio rinascimentale in cotto e la tomba di Pietro Bianco da Durazzo, l’icona della Madonna Teotokos e la copia di una tavola del Perugino “la famiglia della Madonna.
Merita una visita.
Si tratta di un posto isolato in mezzo alla campagna gestito dalla Comunità di Fornò alla quale rivolgersi per la visita.
La costruzione è del 1400 voluta da Pietro Bianco da Durazzo che a seguito di un miracolo divenne eremita.
Il Santuario è a pianta circolare, ho apprezzato subito la facciata dove si erge la statua gotica della Madonna, l’atrio dell’ingresso principale che è a capriate decorate con affreschi, oltre alla intelaiatura del tetto.
L’interno è molto bello, da segnalare la presenza di un fregio rinascimentale in cotto e la tomba di Pietro Bianco da Durazzo, l’icona della Madonna Teotokos e la copia di una tavola del Perugino “la famiglia della Madonna.
Merita una visita.
เขียนเมื่อ 11 สิงหาคม ค.ศ. 2017
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