Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi
Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi
Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi
4.5
10:00 น. - 14:00 น., 15:00 น. - 19:00 น.
วันอังคาร
10:00 น. - 14:00 น.
15:00 น. - 19:00 น.
วันพุธ
10:00 น. - 14:00 น.
15:00 น. - 19:00 น.
วันพฤหัสบดี
10:00 น. - 14:00 น.
15:00 น. - 19:00 น.
วันศุกร์
10:00 น. - 14:00 น.
15:00 น. - 19:00 น.
วันเสาร์
10:00 น. - 14:00 น.
15:00 น. - 19:00 น.
วันอาทิตย์
10:00 น. - 14:00 น.
15:00 น. - 19:00 น.
ข้อมูล
ระยะเวลา: 1-2 ชั่วโมง
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Roberta T
1 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2024 • คู่รัก
This is my third visit to the museum. What about it? Small jewel for all fans of Etruscology and exquisitely kind staff. These days, among other things, you can also visit the exhibition dedicated to the tomb of the Duke of Vetulonia. Not to be missed.
เขียนเมื่อ 25 สิงหาคม ค.ศ. 2024
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mircons87
337 ผลงาน
ก.ค. ค.ศ. 2023 • เดินทางคนเดียว
Well-ordered museum with competent and very kind staff.
The collection is well distributed and well described on the labels and traces the local history and, more generally, of the Etruscans in the area. It is part of the larger archaeological museum system of the Maremma.
It is located in the central area of Vetulonia with convenient parking.
The collection is well distributed and well described on the labels and traces the local history and, more generally, of the Etruscans in the area. It is part of the larger archaeological museum system of the Maremma.
It is located in the central area of Vetulonia with convenient parking.
เขียนเมื่อ 21 มกราคม ค.ศ. 2024
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MarcoPD55
ฟลอเรนซ์, อิตาลี13,367 ผลงาน
มิ.ย. ค.ศ. 2023
Il Museo è piccolo ma i reperti conservati sono di altissimo livello ed arrivano dagli scavi della vecchia città etrusca di Vetulonia.
La scoperta di questa antica città è stata casuale, come succede in molti di questi, dovuta alla caparbietà e all’intuizione fortunata di Isidoro Falchi (a cui il Museo è dedicato)
I reperti sono ben disposti secondo un corretto ordine cronologico e testimoniano l’elevato grado di raffinatezza di questo popolo (è sufficiente ammirare i loro gioielli per rendersene conto), oltre a quelli che testimoniano quanto fossero importanti i commerci con altri popoli, testimoniato, per esempio, dal piccolo nuraghe.
Forse oggi ci stupiamo, ma già centinaia d’anni prima di Cristo esisteva la globalizzazione: in altri musei è capitato, per esempio di vedere testimonianze dell’esportazione del vino etrusco sulle coste francesi!
I cartellini illustrano i reperti stessi e la loro origine; se fossero stati scritti in un’altra lingua il voto sarebbe stato ancora più alto.
Molto gentile e competente il personale.
La scoperta di questa antica città è stata casuale, come succede in molti di questi, dovuta alla caparbietà e all’intuizione fortunata di Isidoro Falchi (a cui il Museo è dedicato)
I reperti sono ben disposti secondo un corretto ordine cronologico e testimoniano l’elevato grado di raffinatezza di questo popolo (è sufficiente ammirare i loro gioielli per rendersene conto), oltre a quelli che testimoniano quanto fossero importanti i commerci con altri popoli, testimoniato, per esempio, dal piccolo nuraghe.
Forse oggi ci stupiamo, ma già centinaia d’anni prima di Cristo esisteva la globalizzazione: in altri musei è capitato, per esempio di vedere testimonianze dell’esportazione del vino etrusco sulle coste francesi!
I cartellini illustrano i reperti stessi e la loro origine; se fossero stati scritti in un’altra lingua il voto sarebbe stato ancora più alto.
Molto gentile e competente il personale.
เขียนเมื่อ 28 กรกฎาคม ค.ศ. 2023
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Martina
3 ผลงาน
ก.ค. ค.ศ. 2023 • ครอบครัว
Piccolo ma ricchissimo museo. Una piacevole sorpresa! Da visitare! Un pomeriggio immersi nel mondo etrusco.
เขียนเมื่อ 17 กรกฎาคม ค.ศ. 2023
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88monique
มิลาน, อิตาลี11,645 ผลงาน
ก.ย. ค.ศ. 2022 • คู่รัก
Ci troviamo in un piccolo museo composto da poche sale, che espongono però reperti di grande interesse disposti in ordine cronologico.
La sala A ospita oggetti risalenti all' età arcaica dei tempi etruschi , quelli della Vetulonia villanoviana. Tra questi ricordiamo un piccolo bottone a forma di nuraghe proveniente dalla Sardegna, testimonianza degli scambi commerciali avvenuti tra gli Etruschi ed i Sardi nel mar Tirreno, la stele funeraria di Auvele Feluske , risalente al VII secolo, in cui il guerriero è rappresentato con ascia bipenne, paranaso e paraguance, un piccolo balsamario in pasta di vetro importato dall' Oriente che rappresenta una figura femminile seduta con un bambino sulle spalle ed un animaletto in braccio. Da non perdere gli oggetti in oro , testimonianza dell' abilità degli orafi etruschi, il bracciale a fascia , decorato a sbalzo con palmette e volti femminili rinvenuto nella tomba dei Leoncini , la fibula decorata a sbalzo con file di animali, la lamina da applicare alle vesti a forma di sole con la testa di Gorgone a sbalzo. La sala B espone il corredo del sepolcro familiare della tomba del circolo delle Pellicce, un elmo in bronzo di tipo greco con forellini lungo il paranaso e le paraguance per il fissaggio della guaina protettiva interna in pelle o cuoio, una coppia di gambali e due lance in ferro, vasi etruschi provenienti da Atene, vasellame in bucchero e bronzo. In questa sala degna di nota è la vetrina degli ori della collezione Lancetti, orecchini a bauletto in filigrana con ornato floreale, orecchini pendenti a forma di anforetta, spille, monili, la fibula d' oro a forma di drago che nel 2006 i Renzetti donarono al museo dopo averla ricevuta in eredità dal sig. Luigi Pineschi che, nel 1906, l' aveva ritrovata nel suo campo. Nella sala C evidenziamo il vasetto utilizzato per contenere sostanze aromatiche o spezie a forma di testa di Aquila proveniente dalla Grecia e la collana e le fibule in oro che documentano la ricchezza della famiglia di poggio Pelliccia.
Nella sala E sono conservate le antefisse delle domus e dei templi , elementi decorativi in terracotta raffiguranti volti maschili barbuti e volti femminili, tra cui spicca l' elegante testa di Minerva, dea della guerra. La stanza ospita inoltre le lastre di terracotta che fanno parte del fregio figurato che decorava l' atrio con impluvium della domus di Medea sita nel quartiere di Poggiarello Renzetti . Gli scavi di quest' area furono avviati , nel 1893, dal medico archeologo Isidoro Falchi, cui è dedicato il museo di Vetulonia, ma solo alla fine degli anni ' 80 il direttore della soprintendenza toscana Mario Cygielman si convinse che le lastre rappresentavano episodi del tragico mito di Medea. Osserviamo inoltre una vera da pozzo in terracotta decorata a bassorilievo con scene dionisiache di danza proveniente da un' abitazione del quartiere urbano di Poggiarello Renzetti e due statuette raffiguranti i Lari divinità protettrici del focolare domestico.
L'ultima sala espone il tesoro dello Stagnaccio , una collezione di monete in bronzo ritrovate dagli archeologi in una fattoria.
Una di queste era stata coniata a Vetulonia che , quindi , aveva una zecca e poteva coniare moneta propria. Sulle monete è incisa la sigla della città, VATI , sulla testa e' impresso un profilo maschile con un cappuccio a forma di drago marino, sul rovescio un tridente con due delfini guizzanti. A nostro avviso il museo deve essere visitato solo dopo aver visto l' area archeologica di Poggiarello Renzetti, nella parte bassa del paese, ad accesso gratuito. Qui la guida fornisce utili ed interessanti spiegazioni sulla storia della città dagli Etruschi ai Romani e sull' origine degli scavi.
La sala A ospita oggetti risalenti all' età arcaica dei tempi etruschi , quelli della Vetulonia villanoviana. Tra questi ricordiamo un piccolo bottone a forma di nuraghe proveniente dalla Sardegna, testimonianza degli scambi commerciali avvenuti tra gli Etruschi ed i Sardi nel mar Tirreno, la stele funeraria di Auvele Feluske , risalente al VII secolo, in cui il guerriero è rappresentato con ascia bipenne, paranaso e paraguance, un piccolo balsamario in pasta di vetro importato dall' Oriente che rappresenta una figura femminile seduta con un bambino sulle spalle ed un animaletto in braccio. Da non perdere gli oggetti in oro , testimonianza dell' abilità degli orafi etruschi, il bracciale a fascia , decorato a sbalzo con palmette e volti femminili rinvenuto nella tomba dei Leoncini , la fibula decorata a sbalzo con file di animali, la lamina da applicare alle vesti a forma di sole con la testa di Gorgone a sbalzo. La sala B espone il corredo del sepolcro familiare della tomba del circolo delle Pellicce, un elmo in bronzo di tipo greco con forellini lungo il paranaso e le paraguance per il fissaggio della guaina protettiva interna in pelle o cuoio, una coppia di gambali e due lance in ferro, vasi etruschi provenienti da Atene, vasellame in bucchero e bronzo. In questa sala degna di nota è la vetrina degli ori della collezione Lancetti, orecchini a bauletto in filigrana con ornato floreale, orecchini pendenti a forma di anforetta, spille, monili, la fibula d' oro a forma di drago che nel 2006 i Renzetti donarono al museo dopo averla ricevuta in eredità dal sig. Luigi Pineschi che, nel 1906, l' aveva ritrovata nel suo campo. Nella sala C evidenziamo il vasetto utilizzato per contenere sostanze aromatiche o spezie a forma di testa di Aquila proveniente dalla Grecia e la collana e le fibule in oro che documentano la ricchezza della famiglia di poggio Pelliccia.
Nella sala E sono conservate le antefisse delle domus e dei templi , elementi decorativi in terracotta raffiguranti volti maschili barbuti e volti femminili, tra cui spicca l' elegante testa di Minerva, dea della guerra. La stanza ospita inoltre le lastre di terracotta che fanno parte del fregio figurato che decorava l' atrio con impluvium della domus di Medea sita nel quartiere di Poggiarello Renzetti . Gli scavi di quest' area furono avviati , nel 1893, dal medico archeologo Isidoro Falchi, cui è dedicato il museo di Vetulonia, ma solo alla fine degli anni ' 80 il direttore della soprintendenza toscana Mario Cygielman si convinse che le lastre rappresentavano episodi del tragico mito di Medea. Osserviamo inoltre una vera da pozzo in terracotta decorata a bassorilievo con scene dionisiache di danza proveniente da un' abitazione del quartiere urbano di Poggiarello Renzetti e due statuette raffiguranti i Lari divinità protettrici del focolare domestico.
L'ultima sala espone il tesoro dello Stagnaccio , una collezione di monete in bronzo ritrovate dagli archeologi in una fattoria.
Una di queste era stata coniata a Vetulonia che , quindi , aveva una zecca e poteva coniare moneta propria. Sulle monete è incisa la sigla della città, VATI , sulla testa e' impresso un profilo maschile con un cappuccio a forma di drago marino, sul rovescio un tridente con due delfini guizzanti. A nostro avviso il museo deve essere visitato solo dopo aver visto l' area archeologica di Poggiarello Renzetti, nella parte bassa del paese, ad accesso gratuito. Qui la guida fornisce utili ed interessanti spiegazioni sulla storia della città dagli Etruschi ai Romani e sull' origine degli scavi.
เขียนเมื่อ 23 ตุลาคม ค.ศ. 2022
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Monica B.
มิลาน, อิตาลี9,268 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2022
Il Museo non è grande, ma è interessante. Oltre all’esposizione permanente di reperti provenienti dagli scavi dell’area archeologica, abbiamo potuto ammirare la “Venere Accosciata” in prestito dal Museo archeologico di Napoli e la splendida “Danzatrice” proveniente dalla Villa dei Papiri di Ercolano. Nelle sale che esponevano le due statue siamo stati guidati da una giovane e brava dipendente.
เขียนเมื่อ 27 กันยายน ค.ศ. 2022
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Marina
41 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2022 • คู่รัก
È un piccolo museo strutturato molto bene. Il personale è gentilissimo e preparato. Ottima idea la APP gratuita che accompagna la visita.
เขียนเมื่อ 26 สิงหาคม ค.ศ. 2022
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riccardo m
Fano, อิตาลี163 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2022 • คู่รัก
Complimenti alle persone che gestiscono questo museo. Molto ben tenuto con un percorso chiaro e approfondito. I pezzi esposti sono descritti con cura in spazi adeguati. Unica pecca oggi nelle sale era davvero troppo caldo, forse qualche problema con l’aria condizionata. Consigliato a tutti, grandi e piccini.
เขียนเมื่อ 18 สิงหาคม ค.ศ. 2022
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Alice
3 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2022 • คู่รัก
Il museo è ricco di reperti importanti, i pannelli sono chiari, è ben strutturato, personale gentilissimo, merita assolutamente una visita!
เขียนเมื่อ 11 สิงหาคม ค.ศ. 2022
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Lisaborelli
Bolognano, อิตาลี12 ผลงาน
ส.ค. ค.ศ. 2022 • ครอบครัว
Sono stata questa mattina al museo archeologico di Vetulonia o per lo meno avrei voluto farlo . Sono partita da Castiglione della Pescaia con le migliori aspettative di vedere la bella mostra temporanea proposta nelle locandine pubblicizzate ovunque ma arrivati in paese il museo era chiuso. Lunedì chiusura di turno e con lui la maggior parte dei locali e bar del paese.
Possibile che il primo di agosto in alta stagione un museo sito comunque in una località turistica sia chiuso per turno? Una follia! Sono davvero rimasta delusa
Possibile che il primo di agosto in alta stagione un museo sito comunque in una località turistica sia chiuso per turno? Una follia! Sono davvero rimasta delusa
เขียนเมื่อ 1 สิงหาคม ค.ศ. 2022
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