La masseria La Torre di Monsignore è molto bella, appena ristrutturata e curata in ogni particolare, ma la cosa che più mi ha colpito è la capacità dei gestori di conservare l’atmosfera famigliare e trasmetterla ai loro clienti che in tal modo si sentono ospiti in una famiglia capace di accogliere e curare ogni dettaglio del vostro soggiorno. Maria Rosaria e Claudio, i proprietari, sono persone speciali, amano il proprio lavoro, il territorio e i suoi prodotti con una capacità unica di trasmettere tale passione, ti raccontano i prodotti a partire dalle materie prime, le ricette, le aziende fornitrici, senza essere mai invadenti sono capaci di guidarti alla scoperta del loro territorio come se ti prendessero per mano per farti scoprire ogni aspetto di questa magnifica regione. Mi hanno consigliato ogni tappa della mia vacanza, sia turistica che culinaria, mi hanno dato l’opportunità di scoprire i luoghi che solo chi vive un territorio con passione può trasmetterti. Ero stata altre volte in questa bellissima zona della Puglia, senza mai conoscerla e viverla in modo così profondo. La gentilezza, la professionalità e la competenza di queste persone mi porta a consigliare una vacanza alla masseria La Torre di Monsignore come un modo unico di vivere un territorio. Detto questo sulle persone, la cosa più importante, non è secondario il paesaggio rurale in cui la masseria è immersa come uniche solo le meravigliose colazioni che qui ho potuto gustare, nemmeno confrontabili con il miglior hotel cinque stelle, la cura e la ricerca dei prodotti che mi hanno offerto sono uniche e inscindibilmente legate alla cultura del territorio di queste persone. In un famoso film sul viaggio, “into the wild” si dice che “la felicità non esiste se non è condivisa” e anche i luoghi sono veri solo se condivisi con le persone che li vivono e li amano, per questo mi viene da dedicare A Maria Rosaria e Claudio una canzone di Guccini che so che adorano, “Vorrei”:
“Vorrei conoscer l'odore del tuo paese Camminare di casa nel tuo giardino Respirare nell'aria sale e maggese Gli aromi della tua salvia e del rosmarino Vorrei che tutti gli anziani mi salutassero Parlando con me del tempo e dei giorni andati Vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero Come se amici fossimo sempre stati Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli usci E i ciuffi di parietaria attaccati ai muri Le strisce delle lumache nei loro gusci Capire tutti gli sguardi dietro agli scuri”…Monia
